Da alcune settimane assistiamo a un crescendo di vicende che hanno ormai raggiunto livelli intollerabili.
Riteniamo perciò opportuno fare chiarezza su una situazione che fino ad ora ha visto solamente la diffusione di gravi inesattezze e/o strumentalizzazioni.
I fatti sono molto semplici: Consip per conto del Ministero della Giustizia ha indetto una gara pubblica per l’affidamento del servizio di documentazione degli atti processuali penali.
Il Ciclat, consorzio che associa oltre 90 cooperative in tutta Italia, ha ricevuto da tre sue associate la richiesta di partecipare. Al temine di una procedura complessa e complicata che ha visto anche momenti difficili, una delle due compagini partecipanti, il consorzio Astrea, ha visto la definitiva conferma della sua esclusione dalla gara con sentenza del Consiglio di Stato, in ragione di carenze legate a false dichiarazioni di una delle imprese consorziate nello stesso Astrea. Da ciò è scaturita la definitiva aggiudicazione a Ciclat della gara.
Ritenevamo che, come normalmente accade ed è prassi consolidata in tutti i cambi d’appalto che continuamente avvengono, a tutela del personale impiegato nel servizio fosse favorito il passaggio dello stesso al subentrante. Abbiamo invece assistito e stiamo assistendo ad una situazione estrema in cui al suddetto personale – con conseguente pregiudizio della relativa continuità occupazionale – è stato in qualche modo delineato di non prestare adesione a quanto offerto o prospettato da Ciclat, ventilandosi un probabile prossimo rientro del Consorzio Astrea nell’espletamento del servizio.
Responsabilmente il Ciclat ha sottoscritto con le OOSS nazionali di riferimento, un accordo nel quale viene proposto a tutto il personale impiegato un contratto nazionale, definito propriamente di Multiservizi, che al suo interno contiene gli elementi e i livelli di inquadramento impiegatizi e retributivi idonei per i servizi previsti, che riconosce le professionalità e che dovrebbe definitivamente sostituire la pregressa situazione caratterizzata da una pluralità di accordi o contratti vigenti fino al 30 giugno 2017, dei quali alcuni veramente strani tipo portierato, agricoltura ed altri che non hanno alcuna attinenza con l’attività afferente il servizio prestato (e da prestare).
Ci chiediamo a chi possa giovare questa “guerra”, come a qualcuno piace definirla, fatta anche di episodi molto spiacevoli all’interno dei Tribunali e degli Uffici Giudiziari, indebite prospettazioni ai lavoratori, inspiegati ed inspiegabili improvvisi malfunzionamenti degli impianti di registrazione, diffusione di opinabili ‘notizie’ per il tramite articoli di stampa o attraverso i social network al fine di creare un clima pesante e strumentale a suggerire imprecisate aspettative, soprattutto in funzione del fatto che la gara conclusa non prevede la presenza di una graduatoria in quanto l’unico altro concorrente, il consorzio Astrea, è stato definitivamente escluso e quindi non sarebbe neanche possibile paventare un suo eventuale subentro per scorrimento.
Ribadiamo la nostra disponibilità ad accogliere i lavoratori che volessero continuare a svolgere con noi i loro compiti garantendo che saremo in grado di valorizzarne a pieno la professionalità maturata.
Non vogliamo alimentare ulteriori polemiche e speriamo solamente che a breve si possa finalmente creare quel clima di tranquillità a tutela dei lavoratori e della qualità del delicatissimo servizio che siamo chiamati a compiere.
Fatte salve, diversamente e nostro malgrado, tutte le azioni anche giudiziarie che si renderanno opportune e necessarie a tutela del nostro buon nome, delle cooperative associate e dei lavoratori interessati.