Le tappe fondamentali
1953
La Fondazione di Ciclat
Anni '60 e '70
Il Miracolo Italiano e l'Era dei servizi integrati
Anni '80 e '90
La globalizzazione e la terziarizzazione
Anni 2000
Il nuovo millennio e le grandi gare pubbliche
Oggi
Nuovi orizzonti in Italia e all’estero
La nascita e lo sviluppo
Ciclat nasce come consorzio di birocciai e facchini nella Puglia del secondo dopoguerra, con l’obiettivo di coordinare, promuovere e tutelare i lavoratori. Il fondatore è Giuseppe Di Vittorio.
Nei decenni del cosiddetto Miracolo Italiano, Ciclat cresce assieme all’economia nazionale, seguendo gli sviluppi del mercato del lavoro.
Negli anni ’60 la collaborazione con l’impianto Eni di Ravenna rappresenta una svolta per il Consorzio, che sposta il suo baricentro nel ravennate e in Romagna.
L’adattamento e la crescita
Negli anni, Ciclat dimostra grande capacità di adattamento, riuscendo a crescere ed evolversi anche durante fasi complesse dell’economia italiana e internazionale.
Il Consorzio consolida il proprio ruolo anche negli anni ’70, quando la diffusione delle tecnologie informatiche e le telecomunicazioni cambiano per sempre il tessuto economico globale.
È grazie a scelte politiche e strategiche lungimiranti che Ciclat vince anche la sfida della globalizzazione, durante gli anni delle grandi esternalizzazioni.
Settant’anni di evoluzione
Nel nuovo millennio Ciclat si conferma un importante protagonista del mercato del lavoro e delle grandi gare pubbliche.
Un ruolo che mantiene ancora oggi grazie a un know how sviluppato in settant’anni di lavoro sul campo.
Ma è guardando al domani che il Consorzio prova a tracciare nuovi orizzonti, in Italia e all’estero.